La cattiveria corre sul web: se San Francesco d’Assissi vivesse oggi.

C’erano una volta i talk show. Alcuni avevano uno spessore, trattavano argomenti interessanti, li approfondivano con esperti, raccontavano una realtà difficilmente accessibile a chi non avesse potuto leggere molti giornali, a volte anche specialistici.

Poi c’erano gli altri. Quelli dove gli invitati, scelti sicuramente per la loro diplomazia, capacità di ascolto e competenza, finivano ad insultarsi alla grande rendendo, di fatto, impossibile capire nemmeno un vaffanculo. Urla su urla, gente che si alzava e se ne andava (anche se pare che questa cosa sia stata brevettata negli studi di Rai Tre quando conduce Lucia Annunziata), maledizioni di ogni tipo e un finale che lasciava l’italiano medio un po’ basito.

Ma oggi???? OGGI C’E’ INTERNET!!!!! (rumore di bottiglie che vengono stappate).

Con internet un QUALSIASI argomento può diventare tema di confronto. Pacifico, democratico, finalizzato all’arricchimento personale reciproco. Va beh… diciamo che, a differenza dei talk show, qui c’è il vantaggio che gli insulti rimangono scritti, quindi ripercorrendo la cronologia degli interventi li puoi apprezzare tutti. Magari sfugge qualcosa di creativo, vuoi mai…

Tralasciando il sottoinsieme più specifico di Facebook, dove vigono due regole: l’accodarsi e il dimenticare in fretta (meglio se su temi che si ignorano completamente), in un normalissimo confronto web non si usa il “non sono d’accordo, tuttavia”, oppure il “non condivido la tua idea”. Dopo 3/4 commenti arriverà l’insulto. Magari non cruento, il primo. Ma qualcuno che esce con un “ma cosa stai dicendo vergogna cazzate cosi” scritto in un italiano spesso approssimativo, tipico di chi non è in grado nemmeno di compiere due azioni primarie in contemporanea: pensare e digitare.

Una volta accesa la miccia è una figata straordinaria! Si scatena l’inferno! Qui gli utenti si dividono in tre categorie:

  1. il diplomatico: molla la discussione e va a fare del sesso, o a bere un birra ghiacciata o a vivere la vita reale
  2. il moderatore: ogni tanto cerca di mettere un freno, di solito si ferma quando inziano le minacce di coltellate (quelle di denuncia alla polizia postale non le caga più nessuno)
  3. l’incendiario: anche qui ci sarebbero due sottocategorie perché c’è l’incendiario per hobby (quello che fa il piromane e resta a guardare e ridersela) e quello per ideale (che ci crede e, cazzo, spacca tutto!)

In questa guerra all’arma bianca non esiste un codice etico. Si attaccano etnie, tradizioni, parenti, animali, sistemi di governo, ortaggi, telenovelas, profumi e odori vari.

Nessuno viene risparmiato. Soprattutto se si toccano alcune categorie protette (che non vado a citare perché ci tengo alla salute) che, una volta prese in mezzo, sono cazzi tuoi.

Qualche giorno fa, ad esempio, enorme testimonianza di civiltà ed elevata morale, di un paese corrotto esclusivamente dalla classe politica, ma popolato solo da gente in gamba, si è avuta leggendo i commenti ad un articolo di Selvaggia Lucarelli. Contenuto dell’articolo discutibile? Magari si, magari no, punti di vista. E, in effetti, la discussione c’è stata. E la fortuna è che non è stato necessario attendere chissà quanti commenti per dare fuoco alle polveri. Già dal secondo era un inferno. E se umanamente, e da italiano medio (medio-basso) è stato avvilente, da un punto di vista di analisi sociale è stato straordinario rendersi conto di quale bassezza sia possibile raggiungere attraverso una tastiera. Poi, magari, è anche gente che cose così te le dice in faccia, ma siccome gli amici uno se li sceglie, resterò col dubbio. E con la mia depressione.

C’è un’unica grandissima fortuna dettata dal web: le fiamme si spengono presto. Basti pensare che siamo al 9/1 e ci siamo già sfanculizzati su: Vigili di Roma, Renzi che scia, volontarie rapite, Pino Daniele, terrorismo islamico. Tutta roba che passa veloce di giorno in giorno. Oggi toccherebbe a 2000 nigeriani ammazzati, ma quelli fanno meno trendy, quindi li lascio da parte. Ah, i famosi 141 bambini pakistani uccisi più o meno come i poveri giornalisti francesi, sono passati abbastanza rapidamente anche loro. Pure troppo. Anzi, pare quasi come non fossero passati…

Tutto questo ragionamento mi ha mosso un’idea particolarmente interessante (a mio avviso, il chè la dice lunga..): siccome ormai il web non risparmia nessuno, ma proprio nessuno (e qui ci si muove un po’ su un terreno minato, perchè da ieri il tema ‘satira’ ha i riflettori puntati addosso e il confine tra satira e insulto è molto sottile) ho provato a pensare cosa sarebbe accaduto se un personaggio fuori da ogni schema e, probabilmente inataccabile, fosse vivo oggi e usasse internet per comunicare.

Mi è venuto in mente, tra i molti, San Francesco d’Assisi (e già qui qualcuno potrebbe iniziare a dirmi “ma perchè proprio lui?”) perchè la storia e l’agiografia (il primo che ritiene io abbia fatto un errore con l’apostrofo può bannarsi da solo, grazie) ce lo raccontano come un personaggio buono, docile, incline al sacrificio e sempre pronto per gli altri. Peraltro amico degli animali (così mi metto al riparo già da un po’ di critiche…). Un uomo inattaccabile, insomma.

Ora mi immagino che le cose sarebbero andate più o meno così, se il Santo avesse scritto in un qualsiasi social, o su un blog o dove vogliamo noi, un post simile:

San Francesco: Giornata stupenda oggi, sul monte della Verna. Il cielo è luminoso, un uccelino tra gli alberi corteggia una femmina della sua stessa specie, ed il canto è melodioso. Ringrazio Dio di avermi fatto dono di tanta pace, di queste luci e questi odori. Ora pregherò per tutti voi, per la pace e per la salute. Grazie di avermi ascoltato. Pax et bonis.

I commenti. Ai quali, purtroppo, non sarò in grado di dare il tono violento che avrebbero nella realtà. Perchè sono un dilettante…

Arcigay: perchè gli uccelli maschio e femmina? Omofobo!

Mangiapreti: lasciami fuori dalle tue benedizioni e vai a curare gli anziani

Complottaro 1: cielo limpido? Si, neanche una scia chimica… bugiardo, come tutti gli altri

Fascista: si vis pacem, para bellum. Altro che boschi e cieli, ma a chi vuoi darla a bere?

Quello che non ha capito un cazzo 1: dillo a questo governo dell’Europa e delle banche. O sei anche tu come loro? Prendi posizione, se hai coraggio.

Comunità ebraica: leggiamo con dispiacere non esserci alcun riferimento all’olocausto

Camusso: e i lavoratori che non possono ascoltare gli uccellini? SCIOPERO!

Populisti riuniti: la fai facile, tu, residenza in toscana, in umbria… coi soldi nostri, mai lavorato un giorno in vita tua e qui c’è gente che non arriva a fine mese e un mio amico con 7 figli, 3 cani e un canarino ha lo sfrato esecutivo dal 1984 e ancora nessuno che lo aiuti! E tu lì a predicare… ma vergognati!!!!!!!

Il peppottaro: noi ci siamo privati di 50,000 euro a testa dandoli alle piccole imprese, e questo guarda gli uccellini. SVEGLIAAAAAAAAA!!!!1!!111!!11

Quello che non ha capito un cazzo 2: Intanto Renzi sta distruggendo la costituzione, togliendo i diritti. E noi cosa facciamo? E tu cosa fai? Guardi gli uccellini?

Animalista: voglio sperare che gli uccellini siano liberi, mi deluderesti molto.

Genio: caro mio, mi sa che stavolta hai proprio scritto una gran cazzata.

Estremista cattolico: mi sembra tanto che questo modo di comunicare sia eccessivo. Stai forse puntando a diventare il nuovo papa?

Musulmano: e che Dio staresti ringraziando? Giusto per sapere. Non per essere polemici. Ma per sapere. Solo per questo. Perchè e provocazioni non mi piacciono per niente.

Leghista: spero parli del dio italiano, che non cominciamo a farci avanti con robe strane.

Complottaro 2: per la pace e per la salute… c’è sotto qualcosa. Sei dei loro anche tu.

Quello che ne sa a pacchi: la tua è solo un operazione (senza apostrofo) di marketing.

Quello che non ha capito un cazzo 3: ihihihihihihihi

Il partigiano:su quelle terre, dove tu ti godi un riposo che non so come ti sei guadagnato, è stato versato il sangue di combattenti per la libertà e la democrazia. Mi sembra un po’ futile citarlo come sfondo per le tue illazioni.

Il più furbo della covata: lazio merdaaaaaaaaaaaaaaaa

Poi, alla fine di tutto, ci sarebbe quello che scrive tipo:

Grazie, Francesco. Sono contento che tu stia bene e ti ringrazio per l’augurio di pace e salute che ricambio. Ti invidio la bellezza di quei luoghi. Che la pace sia anche con te!

Ma cosa accadrebbe a questo commento… va beh, lo raccontiamo un’altra volta.

Per fortuna, Francesco, il fuoco si spegnerà già domani mattina.

Pax et bonis.

FLR